Story of
 Ioan Balcan ​​​​​​​
MMXIII
Andai a trovare Ioan nel 2013 in quella che era la sua camera in affitto Italia, 
una stanza senza riscaldamento e servizi igienici 
all'interno di un disordinato magazzino di proprietà di un italiano che ogni mese passava a ritirare l' affitto.

Un giorno chiesi a Ioan se aveva voglia di andare a trovare la sua famiglia in Romania, che avrei pagato io il viaggio, 
e se mi poteva dare il permesso per raccontare la sua storia.
Cosi qualche giorno dopo partimmo per la Romania.
Il magazzino nei pressi di Roma
Camera interno
Nella sua stanza in affitto di pochi metri quadri c è una stufa a legna e una batteria della macchina per l energia elettrica, il bagno non c' è.
Il magazzino è affittato anche ad una coppia di ragazzi che hanno  una figlia di pochi mesi, e Ioan non riesce a credere come possano due ragazzi far crescere una bambina all'interno di un magazzino e io non mi capacito come ci siano italiani che possano lucrare in questo modo ma alla fine Ioan è sempre sereno, la sua forza è pensare sempre alle sue figlie e ogni volta che ci vediamo mi fa vedere la videocassetta del loro battesimo, mi fa tenerezza vedere con quanta delicatezza va a prendere la vhs da sotto il letto.








Interno del magazzino
Raccolta di legna vicino al magazzino
Interno ed esterno del Pullman Ramiro
Partiamo la mattina da Roma Tiburtina con la compagnia di pullman Ramiro che da anni nel settore trasporta ogni anno centinaia di persone  dall' Italia alla Romania e viceversa passando per la Slovenia e Ungheria. 
Con 140 euro ho comprato a bordo due biglietti uno per me e uno per Ioan.
Le soste sono ogni ora.
Ioan non fà una piega silenzioso guarda fuori dal finestrino.
Bologna, Venezia, Trieste carichiamo altre persone e il pullman comincia a riempirsi, donne, bambini, uomini, vecchie, io, Ioan e i due autisti che si danno il cambio.
Io sono l unico italiano, e questo rende il viaggio ancora piu speciale.
Il bagno a  bordo sembra esserci, quando apro la porta dentro ci ho trovato il materasso arruffato del secondo autista.
Joan riposa passando il confine Slovenia Ungheria
La Slovenia passa veloce, io mi sto ripassando tutte le canzoni sul mio Ipod, l' aria nel pullman sta diventando pesante ma ad accusare il viaggio non sono solo io, noto con piacere che nelle soste non sono l' unico a fare streatching. 
L'Ungheria mi sembra gigantesca, mi comincio a stufare in piu qui tutti mangiano in continuazione in totale contrasto con la mia inappetenza da viaggio e l' immondizia si sta accumulando, per camminare nella via centrale bisogna fare lo slalom fra le buste. Ioan non fa una piega.  
Arriviamo a Budapest notte fonda  ho perso il conto delle ore ormai il pullman comincia a svuotarsi, mentre dormivo sono stato svegliato con una torcia per un "normale" controllo della polizia Ungherese che ci ha fatto fermare per qualche ora nel bel mezzo della notte, fuori i bagagli dalla stipa, dentro i bagagli nella stipa e si riparte, meno male che c è Ioan che è sceso a scaricare e ricaricare anche i miei bagagli.
Tutti fuori, prima tappa in Romania
Prima sosta in Romania, il pullman è praticamente vuoto, abbiamo sicuramente superato le 24 ore di viaggio cosi brindiamo con una birra, io mi compro una Ursus e Ioan una Nastro Azzurro. 
Ultime tappe, ultimi bagagli
L' arrivo è la piazza centrale del paese di Dorohoi, le ore sono state trentaquattro, sono distrutto, anche Ioan non mi sembra proprio riposatissimo.
Pero finalmente siamo arrivati .
Market construct mira com
Appena arriviamo, rapido giro al mercato e poi al magazzino dell edilizia per comprare qualche pezzo di ricambio per il bagno o la cucina ma usciamo a mani vuote, i prezzi sono anche più alti di quelli in Italia.
Ragazzi di Dorohoi
Palazzi di Ceausescu
Interno casa famiglia Balcan
L arrivo a casa è sempre un emozione che io ho lasciato vivere a Ioan a la famiglia senza invadere la loro intimita con la mia macchina fotografica.
La casa è tenuta molto bene e si vede che i soldi che Ioan manda a casa sono perfettamente gestiti dalla moglie, che sola per molti mesi all' anno riesce a mantenere una casa e a crescere le due figlie.

Riferisco a Ioan che non possiamo fermarci piu di un paio di giorni, cosi due giorni dopo siamo ripartiti per Roma.
Ioan e una delle due gemelle                                                                                                            Cimitero di Dorohoi
Ioan e le sue due figlie al seguito
Ritratto di famiglia in un prato poco distante da casa
Si torna a casa

Ioan Balcan nasce in Romania nel 1958, dieci anni dopo l'istituzione della prima Repubblica Popolare Rumena. 
Abbandona gli studi nel 1969 e riesce ad entrare in una delle tante acciaierie costruite e finanziate dal neoeletto presidente Nicolae Ceausescu.
Lavorerà l' acciaio fino al 1984, anno in cui si trasferisce nella regione storica dell’ Otenia per lavorare in una delle più grandi miniere di carbone della zona, resterà in miniera anche dopo il crollo del regime dittatoriale di Ceausescu,  per quindici anni fino al 1999, anno in cui nella città di Dorohoi, al confine con la Moldavia, nascono le sue figlie gemelle.

Ioan vuole garantire alle sue figlie un futuro migliore di quella che è stata la sua vita e con lo scoccare del nuovo millennio decide quindi di partire per l’Italia.
Erano gli anni in cui il fenomeno di migrazione dall’est Europa verso l’Italia vedeva il suo maggiore flusso, i romeni in Italia erano appena 8 mila nel 1990 (anno successivo al crollo del Muro di Berlino) per diventare 50 mila nel 1999 e, arrivare a 240mila soggiornanti nel 2002, superando i marocchini e gli albanesi. 

In Italia Ioan trova occupazioni saltuarie nell’edilizia e nell’agricoltura, ma il lavoro è poco e le paghe sono al limite dello sfruttamento, vive una vita di sacrifici, spinto dall’amore che ha per le sue figlie.

Con volontà e determinazione riuscirà a mantenere la famiglia con le sue rimesse economiche.

Grazie Ioan per questo bel viaggio.
 Fotoleggendo IX edizione  2013
La prima mostra alla IX edizione di Fotoleggendo.

Un ringraziamento speciale a Ioan e la sua famiglia.

Grazie ad Emilio D' Itri, Tiziana Faraoni, Emiliano Mancuso e ad Elena Hanim Onem per la cura dell editing per la mostra.
Io e Ioan poco prima di partire da Roma Tiburtina ''stallo17" 
© Pietro Andrea Guidoni 2013
Contatti: pietro.a.guidoni@virgilio.it
Reflex : Nikon d 300s
Story of Ioan Balcan
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Story of Ioan Balcan

Joan Balcan was born on 1958 in Roman, Romania, ten years after the fall of the monarchy and the establishment of the first People’s Republic. He Read More

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